Chi è un milite soccorritore e cosa fa?

Forse non tutti sanno che fra i tanti ruoli, o meglio le attività svolte dai soci della Pubblica Assistenza ve ne è una decisamente qualificante per l’intera associazione, cioè:

Il Milite Soccorritore

Stiamo parlando di persone che prestano il loro tempo per garantire il servizio di primo soccorso sanitario a favore della comunità in un territorio (ricordiamo che la PA delle Grazie copre generalmente un bacino d’utenza di quattro-cinque frazioni nella costa di ponente del golfo della Spezia, con circa diecimila persone).
Il milite soccorritore è il socio volontario non retribuito che svolge servizio sulle ambulanze o nelle altre unità di soccorso sanitario (attivate in casi particolari come per le grandi manifestazioni o certi eventi), si tratta di personale che opera su turni, diurni o notturni, di presidio o di reperibilità, qualificato (per titoli ed esperienza) a prestare primo soccorso sanitario nell’ambito del servizio di “118-Spezia Soccorso”, si tratta di persone che svolgono un’attività inserite nel Servizio Sanitario Nazionale come primo fronte del soccorso sanitario sul territorio.

Il suo compito primario è molto semplice, quanto difficile:
  1. Rispondere alla chiamata di soccorso con tempistiche e modalità prefissate da parametri standard.
  2. Giungere sul luogo dell’emergenza.
  3. Analizzare la situazione.
  4. Coordinarsi con le altre strutture del servizio 118 per garantire il migliore soccorso.
  5. Prestare il primo soccorso per stabilizzare la situazione e fare in modo da non aggravare la condizione secondo certi protocolli.
  6. Trasportare l’infortunato al pronto soccorso garantendone la stabilità delle condizioni e l’incolumità generale.
  7. Operare in collaborazione con tutte le altre strutture competenti per la gestione del paziente (anche dopo le prime cure ospedaliere) sino a quando è necessario.

Oltre a questo compito svolge anche servizi ausiliari (come il trasporto di infermi non in condizioni di emergenza o varie forme di servizio sanitario diverse) che sono in carico all’associazione.

Per fare questo il milite-soccorritore è “incaricato di pubblico servizio”e ne assume ogni competenza, onere e responsabilità di fronte alla legge, oltre che per l’impegno morale.
Per coprire questo ruolo ogni associazione di pubblica assistenza, come la Croce Bianca delle Grazie, mette in campo delle persone che garantiscono un impegno costante, nell’arco delle 24ore, a favore della comunità tutta, ed in ogni momento che ve ne sia necessità.
Purtroppo di fronte ad un sempre maggiore bisogno i militi disponibili sono sempre meno, questo perché senza ombra di dubbio parliamo di un vero impegno a favore della comunità, che in altro modo sarebbe assente.

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